“Il panettone, bello più da regalare, ma non così buono da mangiare”.
Il panettone, celebre dolce natalizio italiano, ha recentemente attirato l'attenzione mediatica a seguito di un articolo del Times che ne mette in discussione il valore gastronomico. Tony Burnell, giornalista del Times, ha sollevato interrogativi sulla popolarità del panettone rispetto al pudding natalizio nel Regno Unito.
Recentemente sul Times è un uscito un articolo in prima pagina dal titolo "The panettone taste test" che, di fatto, si scaglia contro il Panettone in favore del Christmas Pudding.
Burnell inizia il suo articolo mettendo in dubbio i dati di vendita, suggerendo che la preferenza per il pudding potrebbe essere sottovalutata. Egli sostiene che molte persone preparano ancora il pudding in casa, a differenza del panettone che raramente viene preparato domesticamente. Questo solleva dubbi sulla precisione dei numeri di vendita e sull'effettiva preferenza dei consumatori britannici. Il food editor del Times fornisce ulteriori critiche al panettone, definendolo "stodgy" (pesante), "overexposed" (troppo cotto) e suggerendo che sia apprezzato solo quando trasformato in un gigantesco pudding con l'aggiunta di burro, vicino alla data di scadenza ad aprile. Questa critica mira a sminuire la qualità intrinseca del panettone come dessert natalizio.
Ecco il mio personale punto di vista:
Credo che tutte le tradizioni vadano rispettate e onorate; oltre a questo, aggiungo "perchè scegliere?" Natale è una lunga festa, dura giorni, davvero non possiamo farci stare Panettone, Pandoro e Pudding?
Scendiamo nel dettaglio dell'analisi e diciamo subito che ci sono panettoni e Panettoni.
Come sapete, in Pandilò ormai da anni usiamo solo canditi artigianali, fatti da noi, e questo ci permette di avere più controllo sul prodotto, escludere la presenza di conservanti, offrire ai nostri Clienti un'esperienza gustativa incredibile.
Farina, uova e burro? Anche in questo caso, non ci serve mascherare prodotti di qualità bassa con aromi fastidiosi o montagne di zucchero ma, anzi, facciamo di tutto per esaltarli.
Proprio in questi ultimi giorni sto leggendo su forum, gruppi Facebook e, addirittura, come commenti alle inserzioni invettive ferocissime contro il prezzo del Panettone e, badate bene, le stesse cose si leggono per panettoni da 25€/kg e da 350€/kg (in questo caso si tratta di lievitati finemente decorati a mano, in cui il prezzo non lo fa il lievitato ma il decoro).
Forse siamo noi per primi che non abbiamo rispetto per le professionalità altrui ? Se cambiare la guarnizione al rubinetto di casa non fa di me un idraulico, fare pochi panettoni ogni anno forse rende professionisti del settore? In molti casi, tra l'altro, l'uso poco attento di alcuni ingredienti non permetterebbe proprio di definire "panettoni" i dolci preparati.
Tutto forse passa proprio dal rispetto?Delle tradizioni, proprie ed altrui, delle materie prime, del proprio lavoro, di quello degli altri.
Restando in tema "rispetto", vale anche verso se stessi: il nostro motto "Fatti da noi, come a casa vostra" indica proprio che abbiamo scelto di offrire ai nostri Clienti quello che mangeremmo noi stessi e offriremmo in casa nostra alle persone con cui scegliamo di condividere il tempo.
"Il fascino del panettone, con le sue belle confezioni, non sta nel mangiarlo ma nel regalarlo": è davvero così? A noi piace assolutamente mangiarlo! Tutti i nostri Panettoni (ma anche i biscotti) esistono perchè li amiamo noi in primis.
Voi cosa ne pensate? Vi aspetto nei commenti.
Lorenzo
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